E' nato a Bergamo e vive a Milano dove è giornalista a Il Giorno. E’ autore di Gli uomini preferiscono le altre (Bompiani, 1998), di Sarò sincero (Bompiani, 2000) e La verità è un'altra (Fazi editore, 2003) e L’udienza è tolta (Fazi editore, 2004).
La verità è un'altra - Fazi editore
E’ notte. Sull’autostrada Milano-Bergamo un’auto sbanda e precipita dal viadotto sull’Adda. Manlio Fiorentini, prestigioso giornalista ritiratosi inspiegabilmente a lavorare per un giornale di provincia, assiste all’incidente e accorre in soccorso del guidatore, appena in tempo per sentire il ferito sussurrare la parola "Alice" prima di morire. Arrivato in redazione a Bergamo, Fiorentini scopre che la vittima dell’incidente era Guglielmo Rondine, figlio unico dell’uomo più ricco e importante della città. Sembra un incidente come tanti, eppure per Fiorentini qualcosa non torna. Inizia così una ricerca lunga e complicata da falsi indizi e testimonianze contraddittorie, per tentare di comprendere cosa sia effettivamente accaduto.
Incipit Mi piace guidare di notte. E' l'unico momento in cui riesco a dimenticare. L'ideale sarebbe allontanarsi senza arrivare mai. Purtroppo, da qualche parte si arriva sempre. Ti fermi, e non c'è niente da fare: per quanto tu abbia viaggiato rapido, qualche ricordo è stato più veloce di te.
L’udienza è tolta – Fazi
L'omicidio di una prostituta infiamma le cronache della tranquilla La Spezia. Il compito di gestire le indagini spetta all'irreprensibile e brillante giudice Altero, che ha a sua disposizione un'unica testimonianza: quella di Svevo, un bambino che ha casualmente assistito al brutale assassinio. Sarà Svevo a fornire al giudice i primi, preziosi indizi, raccontando - anzi disegnando, poiché dalla sera del delitto ha smesso di parlare - che l'omicida guidava una Porsche verde. Ed è il proprietario di una Porsche verde, Niccolò Guerra, figlio di uno degli uomini più ricchi della città, ad essere presto incriminato dell'omicidio. Ma improvvisamente una misteriosa e-mail firmata «Mimosa» segna l'inizio del crollo delle sue certezze: Guerra, secondo il messaggio, è innocente, e il giudice sta commettendo un terribile errore. Poco dopo, la notizia che Guerra si è suicidato nel carcere in cui era rinchiuso in attesa del processo spinge Altero a riaprire le indagini. Nel corso di un nuovo incontro con Svevo, un disegno del bambino confermerà un tremendo sospetto che già aveva iniziato a farsi strada nella sua mente: il piccolo testimone è daltonico! Per il giudice Altero ha inizio un lento precipitare nell'inferno della colpa e del rimorso, dal quale cercherà di trarsi fuori avviando un percorso d'indagini parallelo che lo porterà a contatto con una realtà sotterranea fatta di ambienti e uomini sordidi e dannati. Ma solo una drastica decisione potrà, forse, restituirgli la pace: inscenare la propria colpevolezza. L'udienza è tolta è un romanzo di intensità straordinaria e improvvisi colpi di scena e, insieme, una profonda, inquietante meditazione sul senso della responsabilità individuale.
L’incipit
Cosa faresti, se all’alba venissero ad arrestare tuo padre, il giudice? Immagino che bisognerebbe gridare, piangere, poi picchiare coi pugni il petto dei carabinieri, attaccarsi al suo braccio e lasciarsi trascinare via, come un peso morto. Soprattutto ci si dovrebbe sgolare per urlare la sua innocenza. Io no. Io ho dubitato. E’ questo che non riesco a perdonarmi.
Ha partecipato all'Edizione 2003, 2004 e 2005 |