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Il Diario di Classe
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Istituto Comprensivo di Costamasnaga
Plesso di Nibionno – Classe quinta
11.10.2006 incontro intervista con Marina Morpurgo

Per i bambini piccoli e grandi che hanno avuto la fortuna di conoscere Sofonisba Ruscufù, strega custode, abbiamo deciso di mettere in rete l’intervista che tutti noi abbiamo realizzato durante l’incontro con Marina Morpurgo, la sua “mamma” di penna.

Perché hai chiamato proprio Sofonisba Ruscufù e Angus i personaggi dei tuoi libri?
Angus non mi assomiglia. Sofonisba sì, è un po’ energica come me.
Sofonisba è il soprannome di mia figlia Irma. Quando combina guai la chiamiamo così.
Ruscufù era il mio soprannome da bambina e lo usavano i miei genitori quando non mi comportavo bene. 
Ho scelto di chiamare Angus l’angelo, perché cercavo un nome che non fosse  da angelo e quindi ho scelto questo.
Perché nei libri di Sofonisba non hai messo il nome del ragazzo protagonista? Ti piace mantenerlo segreto? Anche se non ha nome, si riferisce a qualcuno che conosci?
Nell’ultimo libro il nome si svela. Si chiama Alessandro come mio figlio che gli assomiglia: un po’ intellettuale e un po’ fifone.
Nell’ultimo libro di Sofonisba, che non abbiamo letto, il protagonista quanti anni ha? E’ cresciuto ancora? Perché hai deciso di farlo crescere e non di mantenerlo bambino?
Nell’ultimo libro il protagonista  è adulto, lavora. L’ho fatto crescere perché Sofonisba ha bisogno del suo aiuto e di quello di un altro personaggio per occuparsi di nuovi bambini da custodire.
Perché hai scelto per protagonisti proprio un bambino, una strega e un angelo? Le streghe e gli angeli sono in contrasto tra di loro? Ti piacciono i contrari?
Sì mi piacciono i contrasti che rendono più divertente e tumultuoso il racconto.
Andando avanti vi accorgerete che poi Sofonisba e Angus non sono poi così diversi. Si amalgameranno un po’ diventando simili a una vecchia coppia di sposi che litiga continuamente ma si vuole bene.
Perché nel secondo libro hai parlato di teppisti delle Case Gialle, di droga.. argomenti che fanno parte della realtà, mischiandoli con i personaggi fantastici?
In tutti i libri ci sono elementi presi dalla realtà, trattati però con un po’ di leggerezza attraverso i personaggi fantastici.
Hai intenzione di scriverne altri con la stessa protagonista? Sei stata tu a decidere di continuare a scrivere le sue avventure o i libri hanno avuto così successo che la Casa Editrice ti ha chiesto di continuare?
Non so se scriverò ancora di Sofonisba. Nell’ultimo libro è già una vecchietta e non so se sarà in grado di sopportare altre avventure, si vedrà.
I primi due libri li ho scritti perché li ho voluti io. L’ultimo è nato un po’ per caso: quando ho presentato agli addetti della casa editrice i nomi dei nuovi protagonisti, questi li hanno trovati così divertenti da chiedermi di scrivere un libro con dei personaggi con questi nomi e quindi ho scritto Sofonisba Strizzacervelli.
Ci metti molto tempo a scrivere i libri con le avventure di Sofonisba?
Per questi ci ho messo qualche mese.
Come ti è venuto in mente di affidare i bambini ad una strega e non ad un angelo?
Le streghe sono più affidabili e sicure. Si fanno meno scrupoli di coscienza e quindi utilizzano tutti i mezzi (anche quelli poco ortodossi) per aiutare i loro protetti.
Il nome Giuseppe ti ricorda qualcuno in particolare?
No, ho scelto proprio un nome che non avesse nessuno delle persone che conosco perché il personaggio è un ragazzo molto difficile e non volevo che qualcuno si offendesse. A dire il vero però, ho un cugino che si chiama così, ma non assomiglia a quello del libro.
Vorresti vivere con qualcuno dei personaggi dei tuoi racconti? Se sì, con quale?
Vorrei vivere con Sofonisba  per essere sicura di non annoiarmi.
Perché Sofonisba è così ribelle?
Sofonisba è ribelle perché non sopporta  le ingiustizie
Angus è forse l’angelo che vorresti essere?
No, Angus è troppo tonto e viene trattato troppo male dalle streghe
A te piace l’abbigliamento con cui è vestita Sofonisba quando decide di trasformarsi in una “squinzia”?
Non particolarmente e sicuramente non è un abbigliamento adatto a me, ma c’è molta gente, soprattutto ragazzine, che si vestono così
Quale dei libri con le avventure di Sofonisba ti piace di più?
Sofonisba Strizzacervelli, l’ultimo che ho scritto è quello che per ora mi piace di più. Mi sto affezionando al nuovo personaggio
Ti piacerebbe avere una strega custode come Sofi?
Certamente
Tu pensi che esistano angeli o streghe custodi?
Questa è una domanda a cui potete rispondere anche voi. Secondo voi noi abbiamo dei custodi?
Sofonisba e Angus in che cosa ti assomigliano?
Angus proprio in niente. In Sofonisba invece c’è un po’ di me.
Non mi aspettavo che nel secondo libro parlassi della droga, perché lo hai fatto?
Molti ragazzi che  si cacciano nei guai, lo fanno per la droga e volevo parlarne
Perché Sofonisba è così piccola?
Non lo  so esattamente, l’ho immaginata così. Forse perché è più facile far agire un personaggio piccolo, o forse perché i piccoli sono un po’ più cattivelli; non avendo l’altezza devono sgomitare e Sofonisba un po’ è cattivella.
Sofonisba nel secondo libro si veste un po’ stranamente; è come sarebbe piaciuto vestire a te quando eri più giovane?
No, quando ero giovane io non si usava questo abbigliamento. Si usavano jeans e gonnellini a fiori. Io sono sempre stata una fanatica dei pantaloni.
Visto che lei l’ha immaginata, com’era vestita Sofonisba da giovane? Con tatuaggi e percing?
No, Sofonisba da giovane era certamente vestita in nero, da strega
Perché lei ha scritto quei piccoli insulti sugli angeli?
Sono proprio insulti piccoli. Sofonisba è invidiosa della bella vita che fanno gli angeli e quindi li insulta un po’.
Perché i disegno dei libri sono in bianco e nero?
Non sono io a decidere, ma la casa editrice.E’ una scelta editoriale e anche una scelta economica:il bianco e nero è meno costoso.
Ha scritto le avventure di Sofonisba perché a lei sono capitati tanti disastri con il suo angelo custode?
Non a me, ma a mio figlio. A lui  sono successi davvero gli incidenti descritti nel primo libro, compreso quello sulla funivia con la nonna.
Secondo te, il sogno di ogni bambino è quello di avere un angelo o una strega come costode?
Ditelo voi
Come mai hai scelto le streghe come protettrici degli umani e non i maghi che vanno per la maggiore?
Mi piaceva riscattare un po’ la figura femminile, di maghi ce ne sono tanti.
Preferisce leggere o scrivere?
Scrivere mi piace, ma la cosa che mi piace di più è leggere. Se dovessi scegliere è questo che farei.Mi piacciono anche altre cose: sciare, andare in montagna, in bicicletta..
Che cosa ti piace leggere? Ti piacciono i libri di fantasia, gialli o horror?
Libri horror non ne leggo più. Mi è piaciuto leggere qualche libro di Stephen King. I gialli mi piacciono solo se sono scritti bene. Preferisco i romanzi, ma leggo  un po’ di tutto
Hai già in mente un nuovo libro?
Adesso sto scrivendo un libro per adulti. Per ragazzi si vedrà
Quanti anni hai?
Non si dovrebbero mai chiedere gli anni ad una signora..comunque ne ho 48
Hai vinto dei premi letterari?
Non ho vinto premi, ma ho avuto segnalazioni al Premio Andersen per la letteratura dell’infanzia.
Su quale giornale scrivi e  che tipo di articoli?
Scrivo su Diario, un settimanale. Adesso il mio lavoro consiste principalmente nel coordinare il lavoro degli altri. Ho scritto di Medio Oriente, recensione libri per ragazzi…
Hai iniziato prima a scrivere libri o articoli per i giornali?
Ho iniziato con gli articoli
Quali libri vorresti scrivere, naturalmente oltre a quelli dedicati a Sofonisba?
Non lo so, quando mi verranno in mente ci proverò
Le copertine per i tuoi libri, le scegli tu?
No, è sempre la Casa Editrice
C’è un momento fisso del giorno in cui ti piace scrivere?
Mi piace scrivere la sera o la mattina presto. Ho bisogno di silenzio e mi piace scrivere stando in pigiama, al buio con una lampada accesa.
Nella vita reale sei ribelle come Sofonisba?
Forse anche di più
Qualche situazione descritta nei tuoi libri si riferisce ad esperienze che tu hai avuto?
Come ho già detto, magari non proprio a me, ma a mio figlio. Però in ogni libro ci sono sempre alcuni ingredienti raccolti con l’esperienza reale
Quale libro ti piaceva leggere da bambina?
Quando io ero bambina non c’erano tutti i libri per ragazzi che voi avete. C’erano i classici e poco altro. A me piacevano i libri di avventure (Salgari…). Poi ricordo che aspettavo con impazienza l’uscita in edicola dei Gialli della Mondatori. Ne ho riletto qualcuno recentemente e sono rimasta delusa; e pensare che ero continuamente in edicola a chiedere se era arrivato il nuovo numero…
Hai mai scritto di guerra , di terrorismo o di politica?
Sì, spesso
Qualche volta nei tuoi libri usi le parolacce, perché?
Le uso quando ci vogliono, non troppo. Alcune parolacce sono entrate nell’uso comune e quando voglio riprodurre la realtà a volte le uso
Quando rileggi adesso i tuoi libri, ti diverti come la prima volta che li hai scritti?
Non li rileggo spessissimo, lo faccio in particolare quando ho qualche incontro con i ragazzi, allora do qualche sbirciatina. In genere mi diverto, anche se non è che mi sganascio dal ridere
Come fai ad avere così tanta fantasia? C’è un allenamento particolare alla fantasia?
Con la fantasia si nasce. Leggere molto e essere curiosi è un buon aiuto
Anche i tuoi genitori scrivevano?
Mia mamma scriveva, ma non libri. La mia era una famiglia con vocazione alla scrittura: ci scambiavamo lettere, ci facevamo scherzi lasciando messaggi su  fogli appiccicati ai muri, scrivevamo diari. Mio padre scriveva  libri di medicina, un’altra cosa rispetto alla narrativa
Quando scrive storie, si diverte ad immergersi nella fantasia?
Sì, scrivo perché mi diverto nel lasciarmi andare alla fantasia, non per obbligo.
A te piacciono le illustrazioni dei libri di Sofonisba?
I disegni a me piacciono molto e trovo che l’illustratrice abbia colto molto bene il carattere di un personaggio così spigoloso. Teresa Sdralevich,questa illustratrice è specializzata in streghe, ha già illustrato altri libri di streghe per la stessa casa editrice. Il suo è un disegno essenziale, privo dei molti particolari che lo renderebbero più adatto ad un pubblico di bambini più piccoli.

Realizzato dall'ins.te Bianca Rusconi della Scuola Primaria di Nibionno classe V.