La passione per il delitto
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MARGHERITA OGGERO
E' nata a Torino, dove vive e dove ha insegnato in quasi tutti i tipi i scuola. Negli anni ’60 e ’70 ha collaborato con la Rai in qualità di autrice e allestitrice di programmi radiofonici. Con il suo primo romanzo, La collega tatuata (Mondadori, 2002) ha vinto il premio Feudo di Maida e ha ottenuto la menzione speciale per l’opera esordiente del premio Via Po. Dal romanzo Luciana Littizzetto e Anna Pavignano hanno tratto la sceneggiatura di un film, con protagonista la stessa Littizzetto.

Una piccola bestia ferita - Mondadori
Karin Levrone è una ragazzina belloccia, viziata e arrogante tanto quanto il fratello Cristian è goffo e impacciato. I due volti dell’adolescenza. Forse è superfluo precisare a quale dei fratelli Levrone vanno le simpatie della professoressa investigatrice. Ma, evidentemente, dove c’è lei, la “profia”, prima o poi arrivano anche le grane. Perché adesso la nostra insegnante si trova ad indagare proprio sul misterioso rapimento di Karin Levrone e sugli eventi sempre più drammatici che ne conseguono. In un racconto colorito e ricco di verve, la Oggero affronta il tema del male che si insinua nella tranquillità della vita borghese. La Torino di queste pagine è una grande metropoli multirazziale, dove albanesi e magrebini hanno preso il posto degli immigrati meridionali.

Incipit
L'aveva fiutato subito l'odore di infelicità.
Continuava a sentirlo ogni volta che incrociava il ragazzo nell'androne, davanti alla porta dell'ascensore o su per le scale, L'infelicità la paura l'eccitazione sessuale l'ira hanno odori precisi: i cani li distinguono benissimo. E anche lei, che non era un cane ma che quasi a compensare lo sguardo sfuocato da miope e l'imbarazzante mancanza di senso dell'orientamento possedeva un olfatto finissimo. Un olfatto assoluto.

Ha partecipato all'Edizione 2003