Marina Morpurgo

E' nata a Milano, nei tardi(ssimi) anni Cinquanta. Dal 1985 fa la giornalista: dopo aver lavorato a lungo all'Unità, prima come cronista, poi come inviato (occupandosi quasi sempre di cronaca nera, giudiziaria e catastrofi di vario genere, naturali e innaturali), è passata al settimanale Diario, dove fa il caporedattore. L'idea di scrivere storie per bambini le è venuta constatando che i suoi due figli si divertivano nell'ascoltare i suoi racconti vagamente truci e minatorii. Ha pubblicato finora due libri, con Feltrinelli: Giù le mani dal fantasma nel 2002, e il recentissimo Sofonisba Ruscufù. Età di lettura dai 10 anni.

Sofonisba Ruscufù – Feltrinelli
Una variazione sul tema classico dell’angelo custode ma con caratteristiche estremamente interessanti: il ritmo e il linguaggio, moderni, curati, convincenti, efficaci, credibili. Marina Morpurgo può a ragione definirsi fra i pochi autori italiani davvero "capaci di entrare nella testa dei ragazzi". Sofonisba Ruscufù, strega custode diplomata, è stata ingaggiata dal consorzio streghe per proteggere il protagonista di questa storia: uno sfortunato ragazzo che si caccia sempre nei guai e che è arrivato in più di un’occasione a rischiare la vita in stupidi incidenti. Il ragazzo non crede ai suoi occhi, ma è proprio così: Sofonisba comincia a intervenire più o meno pesantemente nella sua vita, arrivando persino a organizzargli incidenti per rendere il suo lavoro più interessante e a "castigare" una maestra troppo severa facendole cadere in testa un lampadario. Intervengono le streghe-cape che la rimproverano aspramente: così non si fa, così è troppo, una strega custode giovane come lei non dovrebbe essere tanto superba. E se va avanti così, Sofonisba rischia di perdere il posto!

L’incipit
La prima volta che incontrai Sofonisba era il 15 gennaio. Faceva molto freddo, e io stavo per beccarmi un diretto alla mandibola che con ogni probabilità mi avrebbe fatto saltare una manciatina di denti. D’altra parte, me l’ero andata a cercare. Non ci si può rifiutare impunemente di passare il compito di matematica a uno che sembra più un ergastolano che uno scolaro di prima media. Adesso io e Jimmy Cacioppo eravamo uno di fronte all’altro sul marciapiede, e lui si stava apprestando con entusiasmo a massacrarmi di botte.

Giù le mani dal fantasma - Feltrinelli
Anche i fantasmi a volte si giocano tiri mancini. Vittime della slealtà del cugino Oliver, Lord Archibald Langley Bancroft e sua moglie, l'iraconda Lady Elizabeth, si ritrovano a vagare per i corridoi di un castello trasformato in albergo. Riusciranno a fuggire alla loro triste e moderna sorte? Vittime della slealtà del defunto cugino Oliver, che ha promesso loro un futuro agiato e sereno, i fantasmi di Lord Archibald Langlay Bancroft di Montmoore e di sua moglie, l’iraconda Lady Elizabeth, si ritrovano prigionieri in un castello trasformato in albergo. Tutte le notti sono costretti a girare per i corridoi trascinando scomode catene, in balia di turisti invadenti. Un bel giorno Lord Archibald fugge dal castello passando attraverso i muri, abbandonando al suo destino la povera Elizabeth, che come unica compagnia ha il cugino Cecil, un fantasma un po’ stupido però simpatico. Ma, divorato dal rimorso e dalla nostalgia, lord Archibald tornerà, alla testa di un esercito liberatore: un’impresa difficile, ma entusiasmante…

Ha partecipato all'Edizione 2004