E' nato a Firenze. Ha pubblicato nel 2000 il suo romanzo d'esordio nel campo del giallo storico, Nero di Maggio (Hobby&Work), ambientato a Firenze nel 1938 all'epoca della visita di Hitler e Mussolini alla città. Nel gennaio 2002 è uscito, sempre per la Hobby & Work, il suo secondo romanzo, I Delitti del Mondo Nuovo, thriller storico ambientato in Toscana, ma con collegamenti internazionali, all'alba dell'era delle rivoluzioni. Nel settembre 2002 è uscito Il passaggio (Hobby&Work), ambientato a Firenze nell’agosto 1944. Il romanzo La finale (Hobby&Work, 2003) si svolge a Parigi nel 1938 durante i Campionati del Mondo di calcio, seguito nel 2004 da Lo specchio nero (Hobby&Work), scritto con Franco Cardini. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati in antologie: Delitti per ridere, Cronache di delitti lontani, Almanacco del giallo toscano 2004.
Lo specchio nero – Hobby&Work (con Franco Cardini)
Novembre 1940: una bellissima ragazza ebrea, Elena Contini, attende alla stazione di Firenze l'arrivo di Giacomo Anagni, un anziano artigiano, suo correligionario, proveniente da Parigi. Sullo stesso marciapiede c'è Dietrich Von Altenburg, colonnello delle SS. Anche lui attende Anagni, ma sono lì all'insaputa l'uno dell'altro. Quando il treno arriva, Giacomo Anagni è cadavere. Durante una cena, Elena viene convinta ad accettare una richiesta di collaborazione da parte di Von Altenburg: aiutarlo a scoprire chi ha ucciso Anagni e recuperare una preziosa copia dello Specchio di Moctezuma, che l'artigiano avrebbe dovuto consegnargli.
L’incipit.
Firenze, 9 maggio 1938
Mille occhi erano puntati sul palco reale, cercando di scorgere le figure nere sedute dietro al balaustra. Ma quando le luci del Teatro Comunale si abbassarono, annunciando l’inizio del secondo atto del Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, l’attenzione di tutti fu catturata dallo sfolgorante proscenio, e un applauso quasi isterico si levò dalla platea gremita di personalità. L’orchestra attaccò il preludio e il sipario si aprì sui passi di due corpulenti baritoni, sonori come colpi di tamburo:
“Quei due vedesti?”
“Si”
“Li traggi tosto dal carcer loro per l’andito ascoso, che questa chiave schiuderà”
I carabinieri in servizio erano stati allontanati, e a presidiare il percorso dai palchi all’uscita laterale del teatro erano rimasti gli agenti in borghese.
La finale – Hobby&Work
Parigi, giugno 1938. La Nazionale italiana di calcio si appresta a sostenere le sfide finali del Campionato del Mondo: per conquistare l'ambitissima Coppa Rimet, dovrà battere i francesi, i brasiliani e infine gli ungheresi. Alla Gare de Lyon arrivano tutti i giorni treni carichi di tifosi. Su uno di questi convogli viaggia, sotto falso nome, anche il capitano Bruno Arcieri: reduce dall'inchiesta di "Nero di maggio", è stato arruolato dal SIM per svolgere un banale incarico "in trasferta". Ben presto, tuttavia, la missione di Arcieri si rivela di gran lunga più complessa di quanto preventivato. Mystery, spy story, romanzo storico, su piani diversi ma fusi tra loro.
L’incipit.
Sabato 11 giugno 1938.
La giovane donna aveva corso disperatamente lungo il boulevard Henri IV, attraversando come una pazza place de la Bastille, piena di automobili e biciclette, in mezzo a una folla frenetica. Non le era nemmeno passato per la mente di prendere il metrò. Il cuore le scoppiava sotto al camicetta e l’elegante giacca leggera. Non capiva perché aveva preso quella direzione: sarebbe dovuta andare dritta alla polizia francese, semmai, non certo al Consolato. Ha partecipato all'Edizione 2004 |