La Milano Nera di Scerbanenco

GIORGIO SCERBANENCO nato a Kiev in Ucraina, nel 1911, da padre russo e madre italiana, Vladimir Giorgio Scerbanenko, ancora adolescente si trasferì in Italia e, dopo aver interrotto gli studi per motivi economici, si adattò a fare i mestieri più disparati, dal fresatore al magazziniere o fattorino. Presto cominciò a collaborare con periodici femminili come correttore di bozze, poi come autore di racconti e romanzi rosa, arrivando a ricoprire importanti incarichi redazionali a Novella, Annabella e Bella. Il suo esordio nel giallo avvenne nel 1940 con il poliziesco Sei giorni di preavviso, uscito nei Gialli Mondadori, e che assieme a La bambola cieca, Nessuno è colpevole, L’antro dei filosofi, Il cane che parla e Si vive bene in due, hanno come protagonista Arthur Jelling, investigatore archivista della polizia di Boston. Dopo una lunghissima parentesi di ventiquattro anni dedicati al giornalismo, tornò al giallo con le sei opere che lo consacrarono maestro del giallo italiano, cinque romanzi e una raccolta di racconti: per la serie di Duca Lamberti, medico appena uscito di prigione dopo aver scontato una condanna per eutanasia, scrisse quattro romanzi: Venere privata (1966), Traditori di tutti (1966), I ragazzi del massacro (1968) e I milanesi ammazzano il sabato (1969). Milano calibro 9 e I centodelitti uscirono postumi, dopo la morte avvenuta nel 1969, nel pieno del suo successo.

BIBLIOGRAFIA

- Il Cinquecentodelitti, Frassinelli, 1994
- Le principesse di Acapulco, Garzanti, 1995
- Lupa in convento, La Vita Felice, 1995
- Cinque casi per l’ispettore Jelling, Frassinelli, 1995
- Millestorie, Frassinelli, 1996
- Venere privata, Garzanti, 1999
- Traditori di tutti, Garzanti, 1999
- I ragazzi del massacro, Garzanti, 1999
- La ragazza dell’addio, garzanti, 1999
- I milanesi ammazzano al sabato, Garzanti, 1999
- Al servizio di chi mi vuole e Lupa in convento, Garzanti, 1999
- La sabbia non ricorda, Garzanti, 2000
- Milano calibro 9, Garzanti, 2000
- Europa molto amore, Garzanti, 2000
- Dove il sole non sorge mai, Garzanti, 2000
- Ladro contro assassino, Garzanti, 2001
- Al mare con la ragazza, Garzanti 2001
- Uccidere per amore. Racconti 1948-1952, Sellerio, 2002
- Le spie non devono amare, Garzanti, 2002
- Il paese senza cielo, Aliberti, 2003
- Non rimanere soli, Garzanti, 2003

Non rimanere soli - Garzanti
Federico Navel è un ragazzo «ancora allo stato brado», perso nelle distruzioni della seconda guerra mondiale, in fuga dall’Italia verso la Svizzera. Il suo è un viaggio alla scoperta dell’amicizia, dell’innamoramento e dell’amore. In quei tempi difficili, tanto Federico quanto l’amico Giovanni, quanto le due donne che incontra, Milla e Mutti, hanno inizialmente per compagna solo la loro solitudine. Mentre intorno a loro aleggia la cupa violenza della morte, si incontreranno in un percorso che condurrà il giovane protagonista a una nuova e più matura consapevolezza. Concepito nel campo di concentramento di Büsserach, in Svizzera, dove lo scrittore si era rifugiato nel 1943, Non rimanere soli è un romanzo unico nella ricchissima produzione di Scerbanenco. Corredano il romanzo la prefazione di Ermanno Paccagnini, che inserisce l’opera all’interno del percorso umano e artistico di Scerbanenco, e l’appendice curata da Nunzia Monanni, dove la cronologia dello scrittore si rispecchia nei suoi rari brani autobiografici. Emerge così uno Scerbanenco inedito, che rivela insospettati legami tra la vita e l’opera e si impone con la forza del grande scrittore.

Quando il nemico invase la Patria, alcuni continuarono come prima, e l'orologiaio rimase dietro il suo banco a scrutare col monocolo un meccanismo guasto, o a caricare il pendolo che aveva segnato anche l'ora dell'invasione. I caffè e i locali pubblici dopo un paio di giorni di chiusura si aprirono con esitazione, qualche esitante cliente sedette a un tavola e ordinò una consumazione cercando invano con gli occhi il quotidiano del mattino che ancora non usciva.

Il paese senza cielo - a cura di Luca Crovi, Aliberti editore
Il paese senza cielo è uno straordinario romanzo inedito di Giorgio Scerbanenco, uno dei grandi maestri del giallo italiano. Uscito a puntate sull'«Audace», fortunato settimanale di storie e fumetti dell'epoca fascista, nel 1939, è un originale romanzo di fantascienza - tra i pochissimi nella letteratura italiana - ambientato nel 2000, fra automobili ad onde radio e video telefoni futuribili. Nella fantasia del giovane Scerbanenco, il futuro è un luogo in cui prendono vita intuizioni postmoderne, come la clonazione, la distruzione di minoranze razziali, la guerra chimica. La storia naviga così tra Europa e America, in un terzo millennio carico di profezie sul nostro presente. Accompagna l'edizione una serie di tavole originali di Beppe Ingegnoli, uno dei più famosi fumettisti dell'epoca.

Elio discese in fretta le scale che lo portavano nel sotterraneo della metropolitana. Con lui discese una folla varia e silenziosa di uomini, di ragazze, di donne. Sulla panchina d'attesa, l'orologio sonoro scandiva l'ora regolarmente e con voce gradevole. Le 7 e 46. Le 7 e 47…
La metropolitana arrivò preannunciata da un tintinnare di campanelli. Nel vagone si aprì una vastissima portala folla che attendeva si riversò dentro ordinatamente, mentre da un'altra porta scendevano molti passeggeri.

IO, GIORGIO SCERBANENCO
un documentario di Marco Alessi e Stefano Campanoni

con: Nunzia Monanni Scerbanenco, Cecilia Scerbanenco, Gianni Canova, Carlo Lucarelli, Sveva Casati Modignani , Andrea G. Pinketts, Fernando Di Leo, Piero Colaprico, Carlo Oliva, Tecla Dozio.
Durata: 50 minuti, anno di produzione 2002, prima proiezione “Noir in festival 2002”

A trentuno anni dalla scomparsa, Scerbanenco viene sempre più spesso nominato da scrittori e critici come modello di scrittura gialla italiana ed internazionale. Poche e di difficile reperibilità le notizie biografiche; pochi i tentativi di sapere veramente chi era Vladimir Giorgio Scerbanenko.
Io, Giorgio Scerbanenco è un viaggio attorno alla vita, agli scritti e ai luoghi dello scrittore. Il tentativo è quello di seguire la sua esperienza artistica attraverso interviste, brevi letture di testi, testimonianze di chi ha conosciuto l’uomo o di chi si è avvicinato solo ai suoi scritti, di chi si considera suo “figlio” lettarario, fino a chi, attraverso i suoi racconti, ha espresso pienamente se stesso con altri linguaggi. Un altro aspetto del lavoro riguarda lo stretto legame tra la pagina scritta e la realtà. Utilizzando i luoghi scerbanenchiani, si è teso a mettere in evidenza i cambiamenti avvenuti nel tempo relativi al paesaggio italiano: metropoli, paesi, pianure, mare. Appunto, un documentario.

NUNZIA MONANNI ultima compagna di Scerbanenco, è curatrice dell’appendice a Non rimanere soli (Garzanti, 2003), cronologia dello scrittore intervallata da brani autobiografici.

CECILIA SCERBANENCO figlia dello scrittore milanese.

LUCA CROVI vive a Milano e lavora come redattore alla Sergio Bonelli Editore, dove si occupa della collana Almanacchi. Critico rock, conduttore radiofonico, ha lavorato come giornalista per Il Giornale, Max, Italia Oggi e collabora attualmente con la rivista Suono. Un suo racconto dal titolo Bietole al forno è uscito nell'antologia Misteri (Camunia 1992). Ha pubblicato il saggio Delitti di carta nostra. Una storia del giallo italiano (edizioni Puntozero, 2000) e l'antologia del brivido L'assassino è il chitarrista, curata con il musicista Franz Campi (Puntozero, 2001). Per Marsilio è uscito Tutti i colori del giallo. Il giallo italiano da De Marchi a Scerbanenco a Camilleri (2002). Per Passigli ha pubblicato con Stefano Priarone il saggio Mr Fantasy. Il mondo segreto di J.R.R. Tolkien (2003). Alcuni mesi fa, nel corso di ricerche d’archivio, ha ritrovato Il paese senza cielo di Giorgio Scerbanenco, e ne ha curato la riedizione.

GIUSEPPE LIPPI nato a Stella Cilento, ha vissuto a Napoli e Trieste prima di stabilirsi a Milano. Ha sempre lavorato in campo editoriale, cominciando con la Armenia Editore nel 1977 e continuando negli anni Ottanta con gli Oscar Mondadori, per i quali ha curato diverse iniziative nel campo della narrativa fantastica e un'edizione completa dei racconti di H.P. Lovecraft in quattro volumi. Dal 1990 dirige, sempre per Mondadori, la collezione di romanzi "Urania".

MARCO ALESSI vive tra Milano e Roma. Si è laureato al Dams con una tesi in Cinematografia Documentaria. E’ regista teatrale e cinematografico, autore di documentari e di videoclip. Il suo primo lungometraggio aStromboli è stato presentato in anteprima al Festival di Locarno nel 1998. Al Torino Film Festival 2000 ha presentato il documentario Fernando Di Leo, artigiano con pretese. Nel 2002 ha vinto il “Taormina short film festival” con il cortometraggio I formalisti siciliani al cinema. In qualità di produttore ha realizzato il documentario Un confine di specchi vincitore del gran premio speciale della giuria al Torino Film festival 2002.

STEFANO CAMPANONI è nato a Castellanza (Va) e vive tra Gallarate e Bologna, dove si sta specializzando sul cinema poliziesco italiano degli anni '70. Collabora con diverse riviste specializzate di cinema. Ha lavorato come aiuto-regista in diversi documentari e videoclip.