Diabolik 40° anno

Dopo Martin Mystère, ospite dell'edizione 2002, il fumetto torna ad affiancare la rassegna con i pannelli del più celebre eroe in calzamaglia. Nella sala degli incontri, e per tutta la durata della manifestazione, saranno esposte 20 tavole e sagome ad altezza naturale che ripercorrono la storia di Diabolik, creato nel 1962 dalle sorelle Giussani. Saranno inoltre in mostra oggetti da collezione, albi e locandine del fumetto di genere degli anni Sessanta e Settanta. La mostra potrà essere visitata dagli spettatori della rassegna e dai ragazzi delle scuole elementari e medie che hanno aderito agli incontri.

Diabolik tra Romanzo e Fumetto
La mostra ripercorre la storia dell’eroe inventato dalle sorelle Giussani. La storia di un fumetto che riflette quattro decenni di Storia, con la maiuscola. In tutti questi anni Diabolik è cambiato, riuscendo a rimanere sempre uguale a se stesso. E con lui sono cambiati i suoi lettori. Ed è cambiata l’Italia. La mostra è divisa in quattro grandi sezioni, corrispondenti ad altrettanti decenni: dagli anni Sessanta agli anni Novanta. Inoltre, un’ultima sezione è dedicata al presente e, soprattutto, al futuro di Diabolik.
A partire dal 1962, anno di uscita del primo numero della serie, l’esposizione segue un percorso cronologico, visualizzato su due binari paralleli. In alto, in ognuno dei venti grandi pannelli, l’evoluzione del personaggio, con gli eventi più importanti che lo hanno riguardato, gli autori, la casa editrice. In basso, immagini e testimonianze di quello che intanto stava succedendo in Italia e nel mondo. Di come cambiavano il costume, le abitudini, le mode, la società. Alla ricerca di corrispondenze fra eventi immaginari e reali. La storia di un personaggio, dunque, fuori e dentro il fumetto, che diventa anche la storia delle sorelle Giussani, due “prime” donne del mondo dei comics. E, ancora, la storia di una piccola, ma importantissima, casa editrice: l’Astorina. E dei disegnatori, autori e collaboratori che hanno aiutato Diabolik a diventare “grande

"Per offrire al pendolare della Stazione Nord un'avventura piena di colpi di scena da leggere in treno": Con questa motivazione editoriale, nell'agosto 1962, dopo una gestazione travagliata ma non troppo, nasce Diabolik. Il personaggio, faccia ispirata all'attore Robert Taylor, calzamaglia nera alla maniera dell'uomo mascherato e avventure alla Fantomas, arriva nelle edicole il 1 novembre 1962.
Senza troppe pretese, avviando la loro Astorina, le sorelle Giussani, Angela e Luciana, rivoluzionarono il mondo dei fumetti a partire dal formato, un volumetto tascabile, comodo, pratico da leggere ovunque.
Nato come periodico trimestrale, nel giro di un anno passo' alla pubblicazione mensile e quindi alla quindicinale: un successo determinato dalla vivacità e l'originalità delle storie. Le sorelle Giussani terrorizzate all'idea di trovarsi, prima o poi, a guardare senza ispirazione un foglio bianco, ricercarono la collaborazione di "giallisti" professionisti e dilettanti. Molti furono i chiamati, pochi gli eletti. Il fatto che i "contributi esterni" vivacizzassero il personaggio non toglieva che le mitiche sorelle rivedessero tutti i soggetti e riscrivessero materialmente tutte le sceneggiature per garantire quella coerenza stilistica molto ricercata e apprezzata dai lettori.

Andrea Carlo Cappi nato a Milano, ha esordito come scrittore nel ’93 con il racconto Anche il sole tramonta, pubblicato su Il Giallo Mondadori, sulle cui pagine sono nati due personaggi protagonisti di alcuni romanzi. Troviamo il Cacciatore di libri in Cacciatore dell’impossibile (Edizioni E-Elle, 1997) e Cacciatore di intrighi (Edizioni E-Elle, 1998), fino al recente Confessioni di un cacciatore di libri (Addictions, 2001). Carlo Medina è invece protagonista di Morte accidentale di una lady (Il Minotauro, 1997). Assieme a Edward C. Dell’Orto, Cappi ha fondato a Milano il primo club italiano dedicato a James Bond. Dal gennaio 2000 dirige, assieme ad Andrea Pinketts, il trimestrale M-Rivista del mistero (edizioni Addictions). Come fumettista ha scritto a quattro mani con Andrea Pasini soggetti e sceneggiature per la serie Martin Mystère, detective dell’impossibile (Sergio Bonelli), tra cui Martin Mystère. L’occhio sinistro di Rama (Sonzogno, 2002). Assieme a Mario Gomboli ha creato per Sonzogno la serie “I besteseller del crimine”, di cui sono stati finora pubblicati Comeback - Colpo su colpo di Richard Stark, Rapina record a New York di Lawrence Sanders e Rififi di Auguste Le Breton.

Diabolik. La lunga notte - Sonzogno
Un gioco mortale fra Clerville e l'Oriente. Una caccia spietata fino alle profondità dell'oceano. Una sfida impossibile perfino per il "genio del delitto". Nessuno conosce la sua vera identità, neppure lui. Unico superstite di un naufragio, dall'età di un anno è vissuto su un'isola in mezzo all'oceano, quartier generale di una gang internazionale. Qui ha imparato tutti i trucchi del crimine e ne ha inventati di nuovi. Fino al giorno in cui è diventato Diabolik, il "genio del delitto", dando inizio a una brillante carriera di ladro spietato e inafferrabile. Il destino lo ha condotto a Clerville, dove ha incontrato la bellissima Eva Kant, unica donna della sua vita e compagna di tutte le sue avventure. Ma a Clerville risiede anche la sua nemesi, l'ispettore Ginko, il tenace avversario in una sfida interminabile.

Un'isola al largo del Deccan
Molti anni prima
Il dottor Lopez si accese un sigaro e guardò il tramonto. Il panorama era splendido, ma da troppo tempo era sempre lo stesso. Quell'isola era la sua patria, il suo paradiso e la sua prigione. Lopez poteva permettersi un elevato tenore di vita, i vini e i sigari migliori. Ma non poteva allontanarsi dall'isola. Il padrone non glielo avrebbe permesso.

Beniamino Del Vecchio milanese, si è diplomato al Liceo Artistico di Milano e nel 1992 ha conseguito il diploma all'Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi sul fumetto. Nel 1995 ha disegnato due numeri di Bad Moon per la Xenia Edizioni, e nel 1996 è approdato alla Sergio Bonelli Editore, disegnando due numeri di Zona X. Per quasi tre anni, dal 1998 al 2000 ha disegnato per la testata Lazarus Leed di Ade Capone, dove ha affinato la tecnica del disegno fumettistico realizzando sei episodi. Nel 2000 è stato arruolato dalla casa editrice Astorina per inchiostrare Diabolik, collaborando alla realizzazione di una decina di episodi.

Mario Gomboli nato a Brescia e milanese d’adozione, ha incontrato sui banchi del liceo Alfredo Castelli, già allora fumettofilo di razza. Contagiato dall'amico, Gomboli si presenta alla redazione delle sorelle Giussani e inizia - in qualità di diaboliko soggettista - una collaborazione che dura ancor oggi. Mario Gomboli è anche architetto, grafico, professore, autore di libri per l'infanzia, ma soprattutto, dalla scomparsa di Luciana Giussani e per volontà della stessa, direttore generale della Casa Editrice Astorina. Assieme ad Andrea Carlo Cappi ha creato per Sonzogno la serie “I besteseller del crimine”, di cui sono stati finora pubblicati Comeback - Colpo su colpo di Richard Stark, Rapina record a New York di Lawrence Sanders e Rififi di Auguste Le Breton.

Tito Faraci è autore di soggetti e sceneggiature per personaggi come Dylan Dog, Magico Vento, Nick Raider, Lupo Alberto, e i paperi e topi della famiglia Disney. Per la casa editrice Einaudi, è uscito "Topolino Noir", caso unico al mondo di antologia dedicata a uno sceneggiatore disneyano. Per Diabolik, ha scritto numerose storie, fra le quali quella l'albo speciale "Eva Kant, quando Diabolik non c'era", in cui si ricostruisce il passato della compagna del Re del Terrore. Vive e lavora a Milano.

Durante le due settimane della rassegna, accanto alla mostra che celebra i 40 anni di Diabolik, saranno esposti albi di fumetti degli anni Sessanta del genere “nero”, che raccontano storie e personaggi nati sull’onda di Diabolik, tra cui Kriminal, Sadik, Jnfernal, Mister X e delle due eroine Satanik e Zakimort, tutti “eroi in calzamaglia”. In mostra si potranno ammirare anche locandine pubblicitarie e cinematografiche, gadgets e riproduzioni di tavole dei più celebri disegnatori di genere.

Francesco Pappaianni curatore di questa sezione della mostra, vive in Brianza dove colleziona fumetti ed titolare della fumettoteca “Tau Beta” di Lecco. Ha collaborato alla “Guida al fumetto italiano” (Epierre Milano, 2002).